Convegno Meridiana: le nuove tabelle milanesi sulla capitalizzazione delle rendite

convegno di MERIDIANA organizzato per venerdì 20 Ottobre 2023, dalle ore 15.30 alle ore 18.30, accreditato dal Consiglio dell’Ordine con nr. 3 crediti.

titolo: IL DANNO DA LUCRO CESSANTE ALLA LUCE DELLE NUOVE TABELLE DI MILANO SULLA CAPITALIZZAZIONE DELLE RENDITE

Introduzione e saluti: 

Avv. Maurizio Molinari

Consigliere Ordine Avvocati Padova

Presenta e modera:

Avv. Francesco Carraro

Relatori: 

Dott.ssa Caterina Zambotto

Magistrato del Tribunale di Padova

Avv. Cesare Zulian

Avv. Federica Dalan

Il Mattino di Padova: Morto in moto sulla strada appena asfaltata, il Comune risarcirà la famiglia

Il 10 novembre 2017 in un incidente stradale è morto Viorel Catavelea, ragazzo moldavo di 16 anni residente a Villafranca Padovana. Lo schianto è avvenuto in via Due Palazzi mentre il giovane si trovava in sella alla sua Yamaha Mt-125. Dalla ricostruzione la caduta è avvenuta dopo che il sedicenne ha superato lo scooter di una donna. Il ragazzo moldavo ha perso il controllo del mezzo ed è andato a sbattere contro uno dei paletti metallici che delimitano la carreggiata. Il decesso è stato praticamente immediato. 

Il giudice del tribunale di Padova Caterina Zambotto ha emesso una sentenza secondo cui la morte del ragazzo è stata causata sia dai lavori stradali eseguiti dal comune di Padova che dal comportamento del motociclista. Il Comune dovrà corrispondere alla famiglia della vittima 170mla euro. 

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IL MESSAGGERO VENETO – Con la bici contro le radici dell’albero e cade: ora il Comune dovrà pagare oltre 30 mila euro di danni

La donna aveva riportato la frattura scomposta di un braccio
AMARO. Dalla gita cicloturistica in Friuli era rientrata con una frattura scomposta del
braccio sinistro. L’incidente era avvenuto mentre, assieme al resto della compagnia
partita con lei dalla provincia di Padova, stava percorrendo un tratto di strada nel
Comune di Amaro. E visto che la colpa del suo volo a terra è stata attribuita a una radice
d’albero presente lungo il percorso, ora, a pagarle i danni sarà proprio l’amministrazione
comunale. Per un importo totale che, al netto degli interessi, ma calcolate anche le spese
legali e di giudizio, il tribunale civile di Udine ha indicato in quasi 42 mila euro.
La sentenza è stata emessa dal giudice onorario Fabrizio Carducci, al termine della causa
promossa dalla donna, una 71enne veneta, che il 9 luglio del 2017 si era unita alla trasferta
organizzata dalla parrocchia di Vigorovea, frazione di Piove di Sacco. Con lei, un gruppo
di circa 150 ciclisti. Compresi quelli che, nel procedimento, hanno testimoniato non
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soltanto di averla vista «sobbalzare, perdere l’equilibrio e cadere», ma anche quali fossero
le condizioni della strada, «priva di segnali per terra che potessero far pensare a un
doppio senso di marcia».
Assistita dall’avvocato Francesco Carraro, del foro di Padova, l’anziana si è vista
riconoscere una somma pari a 10.048 euro a titolo di invalidità temporanea, dopo avere
trascorso 19 giorni con un’invalidità assoluta, 55 al 75 per cento, 70 al 50 per cento e 25 al
25 per cento, e altri 20 mila euro, a titolo di invalidità permanente, che il ctu, medico
legale Antonia Fanzutto, ha quantificato al 10 per cento. Per un totale di oltre 30 mila
euro.
Trasportata nel vicino ospedale di Tolmezzo, dove fu accertata una frattura scomposta
dell’olecrano sinistro, la paziente era stata successivamente sottoposta a due interventi
chirurgici. Costituitosi in giudizio con l’avvocato Laura Candusso, il Comune di Amaro
aveva dapprima eccepito il difetto di legittimazione, sostenendo che l’incidente fosse
avvenuto a Campiolo e, quindi, sul territorio di Moggio Udinese, e aveva inoltre
contestato la dinamica, sostenendo l’insussistenza di responsabilità in capo
all’amministrazione e addebitandola semmai alla ciclista, avendo marciato contromano e
senza l’attenzione e la cautela richieste su una strada bianca in zona montuosa.
Tenuto conto della documentazione e delle testimonianze raccolte, il giudice ha ritenuto
invece fondata la domanda dell’anziana, che aveva indicato nell’avvallamento dell’asfalto,
dovuto appunto alla radice d’albero sottostante, la causa del ribaltamento della bici.

IL GIORNALE DI VICENZA: Casa di cura condannata al risarcimento per infezione nosocomiale

Si era infettato durante l’intervento chirurgico e pertanto ora ha diritto ad un risarcimento. Dodici anni dopo l’operazione la Corte d’Appello di Venezia – quarta sezione civile, presieduta da Campagnolo – ha condannato la casa di cura Villa Berica a versare 224 mila euro, oltre a spese ed interessi, ad un pensionato (assistito dall’Avvocato Francesco Carraro di Padova) che venne operato nel febbraio 2010. La protesi che gli era stata impiantata al ginocchio era infettata, e pertanto venne rimossa. Ma il batterio, uno stafilococco, causò seri danni al paziente. Lui e la sua famiglia chiedevano un risarcimento complessivo dei danni pari a 1,8 milioni di euro. 

IL GIORNALE DI VICENZA: Si infetta durante l’operazione al ginocchio, vince anche in Corte d’Appello di Venezia

Si era infettato durante l’intervento chirurgico e pertanto ora ha diritto ad un risarcimento. Dodici anni dopo l’operazione la Corte d’Appello di Venezia – quarta sezione civile, presieduta da Campagnolo – ha condannato la casa di cura Villa Berica a versare 224 mila euro, oltre a spese ed interessi, ad un pensionato (assistito dall’Avvocato Francesco Carraro di Padova) che venne operato nel febbraio 2010. La protesi che gli era stata impiantata al ginocchio era infettata, e pertanto venne rimossa. Ma il batterio, uno stafilococco, causò seri danni al paziente. Lui e la sua famiglia chiedevano un risarcimento complessivo dei danni pari a 1,8 milioni di euro. 

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IL GIORNALE DI VICENZA: Scivola al mercatino di Natale: il Comune di Asiago dovrà risarcire

Era la tarda mattinata dell’8 gennaio 2011 quando Silvia, in compagnia di altre persone, aveva raggiunto Asiago per trascorrere una giornata di divertimento e di relax. Passeggiando sul marciapiede davanti al negozio “Regalcasa”, in piazza Carli, pur indossando scarponcini invernali, era scivolata su una lastra di ghiaccio, che secondo lei non era visibile, ma che non era stata segnalata. Era caduta pesantemente a terra subendo seri traumi. Era stato dato l’allarme al 118 e la padovana era stata trasportata in ospedale da un’ambulanza del Suem. Dal verbale del personale sanitario, era emersa la pericolosità del luogo, tanto che gli infermieri avevano provveduto anche ad allertare i colleghi. La donna, assistita dall’Avvocato Francesco Carraro di Padova, ha ottenuto il risarcimento integrale del danno.

Webinar su RESPONSABILECIVILE.IT: la perdita di chance

La perdita di chance è argomento di difficile collocazione in quanto complesso malgrado le ultime sentenze della Suprema Corte di Cassazione. Una soluzione e un ripasso in questo webinar dell’Accademia della Medicina Legale

Il webinar nasce dalla disamina di una consulenza tecnica di ufficio le cui conclusioni del collegio portavano ad una perdita di chance di sopravvivenza.

Un caso scritto molto bene dal CTU in termini di ricostruzione dei fatti e dell’analisi del comportamento dei sanitari, la cui conclusione però non trovava condivisione tra gli attori e soprattutto non era di facile interpretazione, tanto che anche il Cons. Domenico Chindemi cercando di interpretarle, non vi riusciva.

Dopo le nostre richieste di chiarimenti al ctu, questi dava una migliore spiegazione del significato delle sue affermazioni migliorando solo di poco la chiarezza delle prime conclusioni che di seguito si riportano:

“…Ritengono i CC.TT.U., seguendo ed ulteriormente specificando l’orientamento discusso dai CC.TT.PP. (pur subordinato ad accoglimento formale degli Ill.mi Sig.ri Avv.ti Patroni delle Parti in causa), di proporre al Chiar.mo Sig. Giudice il riconoscimento del danno, derivante dalle inadeguatezze tecniche colpose ricordate, come espressione di “ perdita delle chances” (potenzialità) di vita nella misura del 50% (cinquanta per cento) per un arco temporale di 1 (uno) anno, considerando l’aspettativa di vita maschile posta ad 84 (ottantaquattro) anni in caso di “buona salute” (cfr. dati ISTAT 2014). Si ricorda che il sig. CAMPO aveva 81 anni e 4/12 al momento del primo ricovero presso l’Azienda Ospedaliera di PP”.

Caro giuristi e medici legali, leggendo queste conclusioni cosa ritenete di eccepire?

Comunque, grazie all’Avv. Francesco Carraro, del foro di Padova, non solo si è approfondito in maniera egregia, chiara ed esaustiva, il concetto della perdita di chance, ma si è spiegato anche il perchè della incongruità della risposta del ctu alle note critiche del sottoscritto.

Carmelo dr. Galipò