Chi sopravvive per poche ore a un sinistro ha diritto al risarcimento?

Come noto, ha diritto al risarcimento del danno non patrimoniale anche lo sventurato il quale non muore nell’immediatezza di un sinistro, bensì sopravvive anche per pochissime ore dopo l’evento. Il principio è stato rimarcato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza del 6 ottobre 2020, nr. 21508.

Trattavasi del caso di una collisione  tra un ciclomotore e una autovettura. Il conducente del motorino, immediatamente condotto al reparto di terapia intensiva del più vicino nosocomio, vi decedeva  a distanza di un paio di giorni.

La Corte d’Appello territorialmente competente, in secondo grado, aveva rigettato la domanda di risarcimento dei danni iure hereditario sulla base di un orientamento giurisprudenziale consolidato. Quello cioè in virtù del quale – onde poter chiedere e ottenere il ristoro di questo tipo di pregiudizio – la sopravvivenza della vittima primaria deve essersi protratta per un “apprezzabile lasso di tempo”.

Continua su Pronto Professionista…