L’emergenza Covid tra salute pubblica e diritti costituzionali
L’emergenza Covid-19 ha messo in luce problematiche giuridiche molto delicate, e non solo di carattere sanitario. In particolare, da molte parti si è giustamente paventato il rischio di una eccessiva compromissione dei diritti costituzionali garantiti dagli artt. compresi tra il 13 e il 54 della nostra Carta fondamentale. Ovviamente, il punto di partenza deve essere l’articolo 16 della Costituzione dove si legge che ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale; salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per “motivi di sanità o di sicurezza” letto in combinato disposto con l’articolo 13, a mente del quale “la libertà personale è inviolabile.
In prima battuta, e in apparenza, tutte le restrizioni che stiamo subendo sembrano rientrare all’interno della previsione dell’articolo 16 ed essere “giustificate” dalla riserva di legge in esso contenuta la quale si rifà, a sua volta, al fondamentale diritto alla salute di cui all’articolo 32.